L’azione disinfettante di ozono sciolto in acqua e allo stato gassoso nei confronti di differenti specie microbiche (spore e cellule vegetative) Saccharomyces cerevisiae, Escherichia coli, Lactobacillus brevis, Pediococcus acidilactici e Listeria innocua sono risultati molto sensibili all’azione dell’ozono sciolto in acqua: in 30 s – 1 min di contatto con 0,6 ppm di O3 si è ottenuta l’inattivazione completa delle cellule.
Le spore fungine presentano una maggiore resistenza: sono infatti necessari 5 e 10 min con una concentrazione di 1,5 ppm.
Si ritiene che l’ozono possa rappresentare una valida alternativa ai disinfettanti chimici per la disinfezione di acque, superfici e/o strumenti di lavoro con numerosi vantaggi a livello di spese di gestione, consumo d’acqua e costi di trattamento delle acque di scarico.
Molto usato è il cloro, soprattutto come sale di ipoclorito, per la debatterizzazione di utensili, impianti per l’industria alimentare, disinfezione di acque, lavaggio di frutta e verdura.
I derivati del cloro sono disinfettanti efficaci e poco costosi; tuttavia presentano alcune controindicazioni che ne limitano l’uso: la clorazione può infatti determinare nelle acque o sulle superfici a contatto con gli alimenti la formazione di composti organici.
Costi di investimento
I costi di investimento per i sistemi di ozonizzazione sono superiori rispetto all’impiego di altri disinfettanti quali il cloro o altri prodotti chimici; tuttavia le spese di gestione sono molto basse: occorre energia solo per produrre ozono (l’utilizzo avviene a basse temperature), i consumi d’acqua sono ridotti, come pure i costi per il trattamento delle acque di scarico. Decomponendosi rapidamente in ossigeno, infatti, l’ozono non lascia residui indesiderati tossici, ed è pertanto vantaggioso sia dal punto di vista della sicurezza dell’alimento (non è necessario un risciacquo del prodotto) sia per la qualità delle acque reflue; inoltre la sostituzione di prodotti chimici con l’ozono abbassa la concentrazione di sali e di conseguenza la conducibilità elettrica degli effluenti (10).
L’acqua ozonizzata impiegata per la disinfezione può essere riutilizzata per le fasi iniziali di lavaggio sia direttamente sia dopo ulteriore ozonizzazione, riducendo così i consumi di acqua.
Inoltre l’ossigenazione delle acque reflue (dovuta alla conversione dell’ozono) migliora l’efficacia dei processi biologici necessari per lo smaltimento e riduce lo sviluppo di cattivi odori.
Infine, dal momento che l’ozono viene prodotto in sito, si evita il magazzinaggio di sostanze chimiche pericolose.
La spesa iniziale viene così ammortizzata nel tempo.
L’ozono gassoso a bassa concentrazione può essere impiegato per deodorare e debatterizzare ambienti di lavorazione durante le soste notturne o settimanali; alte concentrazioni sono invece utili all’interno di cappe o “cabine” chiuse per debatterizzare attrezzi e strumenti di lavorazione (lame, coltelli, vassoi ecc.).
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